DanziAMO la vita. In un giorno di marzo

DanziAMO la vita. In un giorno di marzo

oggi più che mai

Come nelle favole

Danzare la vita, coglierne l’essenza più grande, un pò come nelle favole.

Ci sono storie che iniziano proprio con magiche parole come “c’era una volta, in un tempo e in un mondo
lontani…”, ma questa è una storia diversa, una storia reale che nasce ora, in questo istante, in un tempo
presente e che resterà impressa nella mente e nei racconti di ognuno di noi.

È la storia di ogni bambino, uomo, donna, essere umano che vive ogni giorno con estrema intensità, ma con
la surreale convinzione di avere tutto sotto controllo e di poter rimandare ad “un altro momento”, a
“domani”, nell’irrefrenabile “corsa contro il tempo”.

Il tempo…

Il tempo, che strano concetto, solo a pronunciarlo ci sembra così lungo, a portata di mano, eppure così
effimero, pronto a svanire da un momento all’altro tanto da non coglierne la vera essenza, troppo presi
dalla vita quotidiana, dalle corse di tutti i giorni, dalle nostre abitudini.

E quando sono proprio queste abitudini ad essere toccate? Quando i nostri schemi all’improvviso crollano?
Cambia il palcoscenico della vita, si apre un nuovo sipario, inizia una nuova danza, quella dell’anima.
Momenti, riflessioni, attimi, istanti, semplicemente unici.

Unici perché quella libertà di poter rimandare, ci viene tolta. Ed è solo allòra che troviamo finalmente il “nostro tempo”.
Il tempo per riflettere, capire, per sentire la mancanza di qualcuno o per poterlo abbracciare ancora più
forte…il tempo per guardarci dentro, renderci conto di ciò che siamo veramente, prendere atto dei nostri
errori, delle nostre mancanze o superficialità.

Danzare la vita, in un giorno di marzo

E così arriva un giorno di marzo, la primavera è vicina, il sole ogni tanto si affaccia per ricordarci che la vita è
bella, così come i fiori che iniziano a sbocciare e a colorare le nostre strade, i nostri paesi, le nostre
giornate.

Ed eccoci pronti, corriamo a scuola, corriamo a lavoro, corriamo a fare la spesa, corriamo ai mille
appuntamenti …corriamo.
Ma dopo quel giorno di marzo, ecco che non corriamo più con la stessa velocità, ecco che quella stessa
danza incontra i limiti della vita reale.

Puoi continuare a “correre”, ma devi essere solo, avere un valido motivo per
farlo, perché se prima questa intensa e frenetica corsa apparteneva a tutti noi e non spaventava poi così
tanto, oggi invece può essere il nostro incubo più grande. Perché?
Perché in quella corsa potremmo incontrare altre persone.
Cosa ci sarebbe di male nell’incontrarsi? Nulla, fino a ieri.

Oggi incontrarsi, stare vicini, rischiare anche solo di essere stati in contatto con una stretta di mano, con un
abbraccio, o anche solo con un sorriso, è diventata l’angoscia di tutti.
Perché può significare un’altra corsa, quella dei rischi… rischiare di non avere più il tempo di rimandare ogni
cosa, ogni persona, ogni attimo. E come ci spaventa.

Eppure fino a ieri, fino a un momento prima di quel fatidico giorno di marzo, ci sentivamo liberi.
Forse mancava qualcosa in quell’apparente libertà… la libertà di avere tempo per ciò che amiamo, la libertà
di viverci, respirare, di danzare la vita. Al di là di ogni colonna sonora.

Fiorire, rinascere…sognare

È strano come tutto può cambiare da un momento all’altro. È una sensazione particolare, guardi fuori dalla
finestra e tutto è illuminato, la natura è ancora più radiosa, perché il sole ne riflette la bellezza come una
ninfa che si specchia nelle sue acque e che maestosamente si rivela a chiunque le sia intorno.

L’essere umano riprende il suo posto dentro la propria casa, riscopre il senso della famiglia, fuori tutto
continua a vivere, a risplendere…le acque dei fiumi, l’aria, la natura.

Ma dentro, dentro ognuno di noi, nasce un sentimento più buio, più incerto…la paura.
E così ti sembra di essere come in un film, di vivere sensazioni contrastanti, di credere che quel tempo
invece si sia fermato, proprio appena prima di quel giorno di marzo.

E ora che è tutto fermo, proprio ora che tutto intorno a te smette di essere a tua disposizione, ecco che
capisci chi sei, ecco che decidi che strada prendere.

In un momento come questo scegliamo di danzare la vita, di non fermarci, di continuare a sognare, di
continuare a sperare che forse un giorno, seppur lontano da quel famoso giorno di marzo, torneremo tutti
a risplendere come quei fiori, quel sole, quelle acque, quelle stesse persone, ma con un’anima diversa.

L’anima di chi capirà finalmente il valore del tempo… il tempo che ci è stato donato, quello ancora nelle nostre mani,
perché “ è quando ti tolgono l’aria che ti accorgi di quanto è bello respirare”.
E così danziAMO la vita, come in un giorno di marzo, oggi più che mai.

Gabriella Di Falco

Foto Dal Web